27.1.09

Morti Bianche











MORTI BIANCHE di Pino De STASIO



Ponteggi ostinate impalcature
innocenti tubi del giudizio
su per quei grovigli paralleli
si arrampicano
felici
lontani dalla terra
snodanti gambe giocose
saltellano
gialli conche vuote appesi caschi dell'epilogo
rintoccano nel vento
giu' precipitati improvvisamente
volteggiano per poco
con occhi esitanti
l'avvicinarsi del terreno
acquitrino rivolo
ara mortale.


....ancora di Pino De Stasio

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BIANCA


Bianca e' la traslucenza di una camera obitoriale
accecante viatico
di sconosciute gallerie luminose

un luogo sfolgorante del giudizio
ma accogliente
di algido calore.




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Sbarramenti

intralci per la democrazia
limiti alla libertà
mesti partiti rappresentanti piazzisti
di programmi comuni
decidono sbarramento
occludono
reagire con antiche voglie
e' difficile
ma alto deve essere l'urlo
del disgusto italiano
4 per cento al di sotto il vuoto
un baratro.


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ENNIO.......


Corrono i passi vivi e quelle orme,
mentre da noi quello che è stato il popolo
su di un divano,al telegiornale, dorme
immemore di canti e di battaglie
e cerca stordimento ed inazione
dimentico di quello che c'è stato,
un'autobiografia della nazione
ma anche vene gonfie di proletariato.

Giocavano bambini nei cortili,
De Gasperi e Togliatti ed Aldo Moro,
nomi di fole ai loro visi gentili,
bambini nella loro età dell'oro,
quando nella rincorsa ad un pallone
con quelle gambe magre e impolverate
mimavano l'Italia di accattone
in quelle strade stanche ma assolate.


Cosa è restato ora di quella antica povertà?

Ora che dentro i centri commerciali
smarriscono la loro identità
unica cosa che li rende eguali
la mano del mercato onnipotente.

E' l'alba a Lampedusa e sopra il mare
e mani scure toccano la riva.
Mettono foto stinte ad asciugare,
di fratelli antichi, e di un'Italia viva.









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le lune nere di Roberto Matarazzo





FOGLI COLORATI PER ESTRAVAGANZE PROGRESSIVE...











ESTRAVAGANZE TIMBRICHE_FOGLI COLORATI








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Primo Levi


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Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo.
Come una rana d'inverno
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.


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Purtroppo, condividiamo il problema in pochi.
La causa Marun Barguti è stata dimentica anche dalla sinistra.
Dopo il clamore del processo, si sono spenti i riflettori.
Ho la tragica sensazione che anche l'Europa non voglia che il popolo palestinese sia rappresentato da un leader forte e carismatico, che non potrebbe fare altro che pretendere il pieno rispetto di tutte le risoluzioni ONU.
Israele, con la benedizione dell'Europa e degli Stati Uniti, punta a ridurre la contiguità dello stato palestinese alla striscia di Gaza, ma non prima di avere eliminato Hamas per sostituire il movimento con nuovi leader deboli e succubi delle logiche colonialiste occidentali.

Per quanto concerne i territori occupati in Cisgiordania,
la situazione è anche più triste:
non penso che Israele e i suoi sostenitori abbiano
alcuna voglia di abbattere il muro e smantellare
le colonie, che peraltro continuano ad espandersi.


I sionisti vorrebbero i palestinesi ritirati

in "bantustan", o "riserve indiane".

PAOLO DE ROSSI


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